02/06/2003

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Ci è capitato in questi giorni di vedere, in televisione, uno spot pubblicitario il cui protagonista è un bambino che s’ingegna, a più riprese e in modi diversi, di afferrare o catturare in una pozza d’acqua quello che crede essere un aeroplano, ma che, in realtà, è soltanto l’immagine riflessa del velivolo che, a sua insaputa, sta passandogli alto sopra la testa.
Ebbene, alla luce di quanto abbiamo scritto nella “noterella” del 28 aprile 2003, è possibile prevedere, per quel bambino, un sicuro e luminoso avvenire nel campo delle scienze cognitive e delle neuroscienze.

Di Lucio Russo
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