04/11/2004

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C’era da aspettarselo! Dopo aver scoperto, tra gli altri, il gene della pigrizia (noterella, 4 dicembre 2002) e quello del tradimento (noterella, 13 agosto 2004), gli scienziati hanno adesso scoperto i geni dell’egoismo e dell’altruismo.
Mentre “Charles Darwin in persona – scrive Massimo Piattelli Palmarini – aveva confessato che l’enigma dei comportamenti altruistici poteva essere “fatale per la mia intera teoria” (testualmente)”, ecco invece che “Cristina Bicchieri, professore all’Università della Pennsylvania a Filadelfia (…) ha appena consegnato alla Cambridge University Press un manoscritto dal titolo “La grammatica della società””, in cui si afferma “che Darwin può riposare in pace, perché gli ultimi sviluppi della sua teoria non solo tollerano l’esistenza dei comportamenti altruisti, ma addirittura li sanciscono come inevitabili”.
E perché? Perché un’indagine “bio-matematica” avrebbe appurato che, in natura, tra i geni dell’egoismo, che predispongono i loro portatori “ad avere quanti più discendenti possibile”, e i geni dell’altruismo, che li predispongono di contro a sacrificarsi e a compromettere così la possibilità di averne, si darebbe un equilibrio stabile e duraturo.
Michel Doebeli, che ha condotto (insieme ad Hauert e Killingback) tale indagine, dichiara infatti: “Tutti gli individui sono in parte egoisti e in parte altruisti, ma alcuni sono fortemente altruisti e investono molto nelle risorse comuni, mentre altri investono poco o niente. Il principale nuovo risultato del nostro modello è che questa situazione fortemente asimmetrica può essere evolutivamente stabile e può continuare indefinitamente” (Corriere della Sera, 31 ottobre 2004).
Sarà bene dunque affrettarsi a informarne genitori ed educatori. Non vorremmo, infatti, che esortando, per ragioni morali, i loro figli o allievi fortemente egoisti a essere un po’ più altruisti, senza allo stesso tempo esortare quelli fortemente altruisti a essere un po’ più egoisti, finissero col compromettere irresponsabilmente l’equilibrio genetico risultante da tale modello matematico.

Di Lucio Russo
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