Quanti dubitano delle “magnifiche sorti” del cosiddetto “biotech”, troveranno di certo interessante il modo in cui Gianluca Grossi conclude un suo articolo, titolato: Allarme, i nuovi farmaci biotech sono inutili.
“Anche per la rivista Business Week, – scrive infatti – i nuovi farmaci rispondono più alle esigenze del profitto che a quelle di un reale miglioramento del prodotto. Oltretutto va tenuto presente che i farmaci biotech, così come i cibi derivati da OGM, nascondono rischi per l’uomo: ogni volta che si ingerisce un prodotto farmacologico o alimentare transgenico, questo può provocare allergie (come è accaduto con il mais StarLink, destinato all’alimentazione animale ed entrato, negli USA, anche in prodotti consumati dall’uomo) o intossicazioni, che magari non sono immediatamente diagnosticabili, ma che possono produrre effetti a distanza di tempo, come pare evidenziare una recente ricerca affrontata dal chimico ungherese Arpad Pusztai” (Libero, 19 ottobre 2005).
20/10/2005
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