Con un articolo titolato: Boncinelli: “L’uomo nasce veramente solo a 12 anni”, Alessandro Mori ci presenta l’ultimo lavoro che questo “grande biologo” ha “scritto a quattro mani col giornalista Luigi Offedu” (Prodigi quotidiani – Boroli, Milano 2006).
Leggiamo: “Al quattordicesimo giorno di gestazione (…) cominciano ad apparire i rudimenti di un sistema nervoso centrale e di una spina dorsale. “Perché un uomo possa essere definito veramente tale – precisa Boncinelli – deve anche pensare, sentire, avere una vita interiore”. E il sistema nervoso ha queste capacità solo intorno ai 12-13 anni: è allora che l’uomo “nasce” veramente come essere umano. Anche se poi la nostra cultura impedisce, allo scienziato per primo, di sostenere una cosa simile” (Libero, 31 Maggio 2006).
Ebbene, domandiamoci: è l’essere umano a nascere perché è nato un sistema nervoso centrale, o non è piuttosto il sistema nervoso centrale a nascere perché è nato (quattordici giorni prima) un essere umano (un Io)? Ed è il sistema nervoso centrale ad acquisire, intorno ai 12-13 anni, la capacità di pensare, di sentire e di avere una vita interiore, o non è piuttosto l’essere umano ad acquisire, intorno a quell’età e in virtù di tale sistema, una prima autocoscienza: cioè a dire, una prima coscienza (riflessa) della sua capacità di pensare, di sentire e di avere una vita interiore?
P.S.
Saremmo grati a Boncinelli, se volesse spiegarci che cosa farebbe se la nostra cultura non impedisse, allo scienziato per primo, di sostenere che “l’uomo nasce veramente solo a 12 anni”.