18/06/2006

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Nell’ambito del Cattolicesimo, vi sono anime che ancora si appagano (con pieno diritto) del modo in cui la Chiesa rappresenta il Cristianesimo e altre che mostrano invece di avvertire il bisogno di un suo rinnovamento (cfr. Dall’ontologia alla scienza dell’Io, 5 giugno 2006). Queste, però, non sapendo (o non volendo sapere) in qual modo rinnovare e approfondire, da anime moderne, la loro coscienza della realtà vivente del Cristo, finiscono col dare a tale bisogno delle risposte banali, se non addirittura grottesche.
Si ascolti, ad esempio, quanto scrive Antonio Socci: “Leggo in un articolo di Sandro Magister sull’Espresso che, nella cattedrale di Milano, una delle diocesi più importanti del mondo, dal 22 settembre scorso si vuole “modernizzare” il cristianesimo con “videoinstallazioni, musica elettronica e arte astratta”. Il 7 giugno scorso, settimana di Pentecoste, il pubblico è stato deliziato da letture di Spinoza, il 16 maggio da una conferenza di Panikkar (chiedere informazioni in proposito a Joseph Ratzinger). L’11 maggio, “per introdurre un ciclo dedicato al libro di Giobbe”, spiega Magister, “è stato chiamato a parlare in Duomo il professor Massimo Cacciari: oltre che sindaco di Venezia, filosofo “non credente”, come altri che in anni precedenti avevano preso parte a incontri promossi dal cardinale Martini col titolo, appunto, di “Cattedra dei non credenti”. Cacciari ha tessuto l’elogio del vivere senza fede e senza certezze”. Che geniale idea. Chissà perché non è mai venuto in mente ai padri della Chiesa. Magister prosegue: ”Ma forse il momento più rivelatore di come oggi nel Duomo di Milano si intenda fare “nuova evangelizzazione” è stata la Quaresima del 2004… L’intento dichiarato, in tre serate, era di meditare sulle “ultime parole di Cristo in croce”. Ma invece che i testi dei quattro Vangeli, al pubblico accorso in Duomo sono state lette – da intellettuali e attori di grido – pagine di autori come Oscar Wilde, Marguerite Yourcenar, Pier Paolo Pasolini, Jack Kerouac. Il tutto era accompagnato da musica e video. Tra i cantanti c’era Alice, vincitrice del Festival di Sanremo nel 1981. Tra i videoartisti c’erano Bill Viola e Michiel van Bakel”. Col pubblico che voltava le spalle all’altare” (Libero, 14 giugno 2006).

P.S.
Chiunque non sia in grado di “chiedere informazioni a Joseph Ratzinger” sappia che Raimon Panikkar (n.1918) è un filosofo e sacerdote cattolico convinto che nessuno possiede la verità, e che ci si può perciò trasformare solamente per mezzo del “dialogo dialogico” (soprattutto interreligioso). Chi non apre il suo cuore, – sostiene – chi non vede che l’altro non è l’altro, ma parte di sé, non può dialogare con lui.
Non ha ancora realizzato, evidentemente, che la via del cuore passa per la testa, e che quindi il cuore si apre soltanto se si apre prima la testa: proprio quella testa (quell’intelletto) che pensa che la verità sia una cosa o un oggetto che si possa avere o non avere, o che s’illude di potersi aprire all’altro che è in noi (all’Io e al Logos che lo inabita, attraverso il pensiero vivente) “dialogando dialogicamente” (da ego) con l’altro ch’è fuori di noi (con un altro ego).
Non si può pertanto dare torto a Socci, allorché si chiede: “Cosa è diventato il nostro cristianesimo? Non è un vanesio brancolare nel buio, un fatuo vaniloquio che strizza l’occhio al pensiero dominante? Temo di sì. E dov’è il cristianesimo vero?”.

Di Lucio Russo
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