Per il Capodanno 2009, offriamo alla riflessione dei nostri lettori quanto detto da Steiner nel corso di una conferenza tenuta a Dornach il 1° gennaio 1919.
“L’umanità si trova in un certo senso alle soglie di una nuova rivelazione. Si tratta della rivelazione che dovrà avvenire (e che sotto certi riguardi sta già avvenendo) ad opera degli Spiriti della personalità. Essi, se così si vuol dire, stanno salendo al rango di creatori, mentre finora nel divenire dell’umanità abbiamo potuto considerare come creatori solo gli spiriti che nella Bibbia sono chiamati Elohim, e che noi chiamiamo Spiriti della forma (…) Dall’inizio del secolo ventesimo, e con più precisione dal 1899 noi uomini presenti nel mondo ci troviamo immersi in una nuova ondata di vita spirituale che si va effondendo nel complesso della vita dell’umanità (…) Ho già detto che quell’onda non si lascia arrestare, anche se gli uomini la rifiutano, se le si ribellano. Ne deriva ciò che in fondo provoca le catastrofi del nostro tempo (la prima guerra mondiale – ndr): il mancato riconoscimento del mondo spirituale. Questa è proprio la causa profonda degli eventi catastrofici di oggi, e soprattutto dei catastrofici atteggiamenti psichici prevalenti. E poiché si tratta di una lotta che si svolge nel profondo, non vi è altro rimedio che il plasmare la propria personalità per mezzo del pensare che dà forma (di quello, ad esempio, goethiano – ndr) e sperimentare così la lotta nella propria anima. Altrimenti la lotta continua a rimanere nel mondo esterno. Bisogna proprio affermare quanto sia errato il rifiuto della gente di affrontare le origini spirituali dell’attuale catastrofica situazione del mondo (ed erano di là da venire il comunismo, il fascismo, il nazismo e la seconda guerra mondiale – ndr). Si sarà notato che quanto ho esposto qui ora è qualcosa di straordinariamente nuovo: è una presa di coscienza di una nuova onda che si affaccia sul mondo e che deve essere accolta dall’uomo d’oggi. Con i pensieri ispirati dalla scienza contemporanea è semplicemente impossibile sollevarsi all’altezza dei problemi del nostro tempo. Volendo mettere ordine solo in quello che si trova nel mondo fisico e pensare solo a quello, senza tener conto di nient’altro, si finisce solo per distruggere. In quel caso non ci si dovrà sorprendere se la lotta che si rifiuta di affrontare nella sfera spirituale irromperà nella vita fisica degli uomini. Se essi non vogliono combattere dentro di sé, nelle loro anime, la lotta si svolgerà fra uomo e uomo, fra popolo e popolo” (Come ritrovare il Cristo? – Antroposofica, Milano 1988, pp. 147 – 148 – 160).